La Venerata fondatrice Teresa Fardella De Blasi nasce a Nuova York il 24 maggio 1867, figlia del conte Enrico Fardella, marchese di Torre Arsa (Trapani), e dalla nobile Giovanna Dukett, di origine irlandese.
Nel 1869 è condotta a Trapani, patria degli avi, ove riceve una buona educazione cristiana. Morta la madre, il 2 agosto 1879, Teresa può completare la sua educazione umana e cristiana nell'istituto di san Vincenzo de Paoli in Palermo, fondato dalla zia Dorotea Mokarta. Nasce in lei il desiderio di consacrarsi a Dio nella vita religiosa, ma il padre la promette sposa al nobile Raffaele De Blasi, ufficiale di Artiglieria. Il matrimonio è celebrato il 15 marzo 1884. Nasce il primo figlio, Francesco, il 9 marzo 1886.
Nei viaggi ininterrotti, dovuti all'attività militare del marito, prima è a Capua, poi ad Alessandria in Piemonte e a Mantova, ovunque spargendo le espressioni migliori della sua carità: verso Dio cercato nell'orazione e nella vita interiore, e verso il prossimo, specialmente povero e nell'infanzia abbandonata. Senza trascurare i doveri inerenti alla sua famiglia, nel 1895, dà inizio a quel movimento di carità che sfocerà nell'Istituto "POVERE FIGLIE DI MARIA SS. INCORONATA, ADORATRICI PERPETUE DEL SACRO CUORE DI GESÙ", fondato nel 1897.
Nel 1902, seguendo il marito, ormai Tenente Colonnello di Artiglieria, è a Torino, quindi a Capua, ovunque operando a bene del prossimo. Si stabilisce definitivamente a Trapani, nel 1909. Non rallenta la sua operosità caritativa, ma attivamente partecipa ad ogni movimento apostolico, donando il meglio di sé, tanto che ancor oggi è ricordata come l'animatrice dell'apostolato dei laici, non solo a raggio parrocchiale ma diocesano. Benché conduca vita nel mondo, mantiene stretto legame spirituale con l'Istituto da lei fondato e favorisce, con i suoi scritti, quella formazione spirituale che ha incrementato convinzioni e profondità contemplativa nelle suore, che ancor oggi le mantengono nella serietà e nell'impegno della vita religiosa.
Sorgente di ogni sua opera era un profondo amore al Cuore Sacratissimo di Gesù, dal quale scaturiva un'esigenza di riparazione mediante la perpetua adorazione eucaristica; una filiale e tenera devozione alla Vergine Santissima Incoronata, del cui nome volle onorare le sue religiose. La sua forza è stata l'orazione e un totale abbandono alla Divina Provvidenza. Il suo particolare amore verso i poveri la portò a vivere particolarmente la povertà sia materiale che spirituale.
Verso la fine della sua vita, rimasta vedova, si consacrò tutta a Dio nell'Istituto da Lei fondato. Si preparò con gioia all'incontro con il Signore, che tanto aveva amato. Morì il 26 agosto 1957. Il suo processo informativo è iniziato l’11 aprile 1972 nella diocesi di Trapani, ma è stato ripreso negli anni ’90 del secolo scorso. La sua “Positio” è stata consegnata nel 2012. L’8 novembre 2017, ricevendo in udienza il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il cardinal Angelo Amato, papa Francesco ha approvato il decreto con cui venivano riconosciute ufficialmente le virtù eroiche di Teresa Fardella, vedova De Blasi.